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Mangiafuoco: 6) Luca

Ho preparato tutto, tavola apparecchiata, pentole sui fornelli, … mentre mescolo il sugo guardo fuori dalla finestrella della nostra baracca in attesa dell'arrivo del poliziotto.
Mi sento il fuoco dentro dappertutto, il fuoco sulla mia pelle ovunque, non desidero altro che essere fottuta il più brutalmente possibile. Mangiafuoco mi ha torturata tutto il pomeriggio portandomi ripetutamente sull’orlo di orgasmi sempre più violenti ma mi ha impedito di godere … e adesso sono vestita, se così si può dire, in un modo così osceno che mi vergogno come non mai, e questa vergogna non fa altro che aumentare anch’essa l'eccitazione dentro di me.

Alla fine, dopo varie prove di vestitini sexy, ed ogni prova era una vera e propria tortura di eccitazione sessuale, Mangiafuoco ha scelto per me, non saprei neanche come definirlo, forse un costume da bagno, una striscia chiusa di lycra che per un pezzo è unica e per un pezzo si divide in due strisce. È però così piccola rispetto alle mie misure prorompenti che abbiamo dovuto faticare non poco per mettermela: prima me la ha infilata dalle gambe facendo passare la sottile striscia di tessuto sulla mia fica, tra le grandi labbra, direttamente a contatto con il clitoride che era già infiammato di voglia … poi, essendo la striscia corta ma elastica la ha tirata con forza verso l’alto per riuscire a farmela passare sulla testa e mettermela poi sulle spalle, la tensione sul clitoride è stata così dolorosa e allo stesso tempo così eccitante che ho dovuto mordermi le labbra per evitare l’orgasmo che avrei avuto se solo mi fossi mossa un po' … alla fine avevo questa sottilissima striscia che mi passava in mezzo alla fica, che già la inzuppava tutta dei miei umori, scorreva in mezzo alle mie natiche, così stretta che la sentivo aderire anche sul mio ano, e poi risaliva lungo la schiena, all' inizio del collo si divideva in due striscioline che mi passavano sulle spalle per poi, in teoria, scendermi davanti per andare a coprire le tettone per poi andarsi a riunire in una unica sottilissima striscia appena sopra il pube; il problema era che la misura prorompente dei miei grandissimi seni e la misura striminzita di quella oscenità di vestitino non andavano per niente d’accordo … per farceli stare quel porco di Mangiafuoco aveva dovuto brutalmente con una manona comprimermi la mammella mentre con l’altra manona tendeva il più possibile la striscia, facendomi come effetto comprimere e strusciare dolorosissimamente ancora di più il clitoride, riuscendo così a far passare il tessuto sul mio capezzolo. Era tutto così doloroso, così brutale, così osceno, così vergognoso che allo stesso tempo la mia eccitazione già al limite non faceva che aumentare, mi sembrava di starmi pisciando addosso, non capivo niente, ma avevo i capezzoli turgidi e gonfi, dolorosamente gonfi allo strofinarsi del sottile tessuto … e il porco, per evitare che la striscetta del vestitino si spostasse dalle tettone, tettone che erano già molto deformate per la pressione del tessuto e si erano tutte gonfiate ai loro lati sembrando ancora più enormi, per fissare il tessuto ai capezzoli che svettavano sotto di esso ci aveva messo sopra di esso le morsettiere che mi aveva regalato a stringere dolorosamente i miei capezzoloni al tessuto … era così doloroso che avevo fitte che mi sembravano trapanare il cervello ma allo stesso tempo queste stesse fitte mi scatenavano ondate inarrestabili di calore dentro il mio ventre, ondate amplificate dalle parole del bastardo che continuava a dire

-“che vacca in calore che sei, ma non ti vergogni, ma guarda quanto sei eccitata, che vergogna di tettona che sei, stai godendo eh scrofa, ma guai a te se hai un orgasmo, guai a te, ti ho vietato di avere orgasmo fino a che stasera non hai il poliziotto tutto per te, ma guarda come sei eccitata troia …”

Non so come ho resistito, non so come sto resistendo anche perchè ad ogni mio movimento il clitoride viene strofinato, i miei capezzoli vengono tirati, quel bastardo di Mangiafuoco mi ha fatto mettere apposta dei tacchi a spillo altissimi con i quali cammino con molta difficoltà e questo amplifica ad ogni mio movimento lo strofinarsi del tessuto sul clitoride ed il tirare delle morsettiere sui capezzoli …

… sono praticamente nuda al di la di quelle sottilissime strisce, nuda e oscena da vergognarsi, oscena ed eccitata come una vacca in calore che non desidera altro che essere usata, e più ci penso più mi sale l’orgasmo … ma non posso godere … ecco, vedo dalla finestrella le luci di una macchina, sta arrivando Luca il poliziotto … mi sento sconvolta, il fuoco dentro e fuori, sconvolta di voglia, di vergogna, di dolore, di piacere, sconvolta con una voglia animale di essere posseduta, con una voglia bestiale di esplodere di piacere … mi sento una vacca in calore …

Mentre Mangiafuoco sta andando ad aprire la porta mi rendo conto di quanto sono oscena, di come sono ridotta, e vengo assalita dalla vergogna e da un senso di umiliazione come non avevo mai provato prima … in quello si apre la porta ed entra Luca, lo trovo bellissimo, camicia bianca sotto un completo scuro, ed un grande mazzo di fiori in mano, un grande mazzo di fiori per me!
Ha un soprassalto quando mi vede, sul suo volto si apre un ghigno selvaggio, mi si avvicina, con una mano mi accarezza il fianco di una tettona mentre mi bacia sulla guancia sussurrando semplicemente

-”sei bellissima”

Sento il suo profumo pulito, si è da poco fatto la doccia, è così raro per me una persona curata, anche i capelli sono tagliati da poco, probabilmente oggi è stato dal barbiere … mi sento apprezzata, ho la sensazione che si sia preparato per me, una sensazione bellissima.
Lo osservo, è alto, molto muscoloso, quasi possente, spalle larghe, la camicia è sbottonata sul petto ed è molto peloso, i pantaloni che ha sono aderenti e non si nasconde un evidente rigonfiamento …

Mi cinge la schiena con una mano stringendomi a lui, mi dà un bacio leggero sulle labbra e poi mi porge il mazzo di fiori dicendo

-”questi sono per te, la più bella vacca da monta che esista”

e poi, rivolgendosi a Mangiafuoco, aggiunge

-”questa tettona qua mi fa impazzire”

Mi sento tutta arrossire e a malapena riesco a balbettare

-”gr gra grazie”

Mangiafuoco interviene con un sorriso soddisfatto, e, mentre mi soppesa palpandole le tettone, gli dice

-”te la ho tenuta in caldo, come puoi vedere, è già fradicia di voglia, guarda come cola già lungo le cosce, la vacca non desidera altro che essere posseduta da te … guarda un po' come si è vestita sta troia … penso sia proprio bollente di sesso sta tettona …”

Anche Luca si mette a toccarmi e palparmi le grandi mammelle, rispondendogli

-”ah si dopo la sfondo a sta vaccona, queste tettone mi fanno veramente impazzire, lo ho durissimo da fare male quanto è duro, ma prima io e te dobbiamo parlare di affari, sediamoci a tavola e vediamo cosa ci ha preparato la vaccona per cena ihihihih … ooohhh ma è apparecchiato solo per due! La tettona non mangia con noi?”

Sento la risposta umiliante di Mangiafuoco

-”la tettona è la nostra sguattera, lei ci servirà in tutto quello che vogliamo, ha cucinato benissimo e ci servirà a tavola qualsiasi cosa volessimo e sta seduta in mezzo a noi a tavola su quello sgabello, a nostra disposizione. Poi non preoccuparti che ha mangiato già un po' assaggiando tutte le pietanze mentre le preparava. Comunque se vuoi prenderti cura della sua alimentazione potresti darle un antipasto proteico, sai la sborra è piena di proteine e zuccheri, e lei è molto brava, spesso io la nutro così eheheh, e alla sguattera tettona piace molto e sono sicuro che adesso non desidera altro che nutrirsi della tua sborra, è molto brava eheheh“

Luca il poliziotto mi guarda con sguardo animale, si siede senza dire nulla su una poltrona, allarga le gambe rendendo evidentissimo il grande rigonfiamento del pacco, e, guardandomi negli occhi con cattiveria, dice

-”tettona, mo' ciucciamelo, famme godere e ingoia tutto, neanche na' goccia adda i' persa … po' nun te preoccupare ca' aropp' cena te sbatto ppe bbene ma mo' svuotami bbene bbene e' palle ca' me e' staje a ffa' traboccare e' voglia, vaccona”

è letteralmente infoiato, ha cambiato voce, adesso è roca e profonda

-”vien qui a quattro zampe, comm na' cagna, famme bberè chelle grandi poppe ca' sballonzolano e scopami o' cazzo cu e' tettone e cu a' bocca, ca' vacca in calore ca' sei, teng propeto voglia e' sborrare, e' riempirti e' spaccimma”

ad essere trattata così, a percepire Luca come una bestia infoiata di me, mi fa impazzire … mentre tutto il mio corpo è letteralmente infiammato di voglia mentre muovo verso di lui, torturata sul clitoride e sui capezzoli dal vestitino, penso che posso godere semplicemente ciucciandoglielo … ogni mio più piccolo movimento è una violenta e dolorosissima sollecitazione al clitoride e ai capezzoli che sembrano dovermi esplodere da un momento all'altro straziati da quelle morsettiere, più stringono e tirano più loro diventano turgidi ed eccitati …

… in ginocchio tra le sue gambe … gli ho aperto la patta, un cazzone enorme, grosso, duro, eccitato con la cappella già tutta bagnata dalle prime goccioline di sperma, due palle gonfie e pelose … con una mano stringo l’asta del suo membro, la sento tremare, è caldissima … con la bocca inizio a baciare e a leccare quelle palle gonfie di voglia mentre con l' altra mano gliele accarezzo … lo sento sussultare e tremare tutto, è talmente eccitato che sta per venire subito … allora con la bocca salgo lentamente, baciando e leccando, dallo scroto su su lungo l'asta durissima sino ad arrivare alla cappella gonfissima e sensibilissima, la lecco tutta con la lingua, è già inzuppata di sperma, indugio titillandogli la punta della cappella, lo sento impazzire, letteralmente impazzire, inizia a dimenarsi e tremare, ansima e muggisce come un toro … e … gli avvolgo tutta la cappella con la bocca, e con la lingua continua a leccargliela, inizio ad andare su e giù serrandogli la base della cappella con le mie labbra mentre le mie pesanti tettone si appoggiano sulle sue cosce e sul suo membro, lo sento bollente tra le mie mammelle … le palle diventano durissime nel palmo della mia mano che le sta accarezzando … sento le manone del poliziotto afferrarmi la nuca e spingermi giù … fiotti di sborra iniziano a colpire il mio palato … sta sborrando in abbondanza come uno stallone da monta … è così, così eccitante che non riesco più a trattenermi e mentre ancora glielo sto ciucciando ingoiando tutti i fiotti di sborra, inizio ad avere un orgasmo inarrestabile, così improvviso e intenso che inizio anche io a muggire di piacere sul suo cazzone serrato tra le mie labbra, stringendo le mie mani sulle sue palle e sulla sua nerchia quasi a far fare uscire ogni minima goccia della sua sborra, sborra tutta per me …

Il suo cazzone inizia ad ammosciarsi un po' dentro la mia bocca e la mia gola, con le sue manone mi ha spinto così giù che lo ho tutto in bocca e con le labbra tocco quasi le palle e la pancia, sto lacrimando mentre ancora sono squassata dall'orgasmo che sto avendo e sento la sua voce esausta

-”cazzo quanto me aie fatto sborrare, mamma mia quanto me ecciti, ca' femmena ra sesso ca' si, ca' femmena zoccola”



Mangiafuoco e Luca il poliziotto sono seduti a tavola, uno di fronte all’altro, gli sto servendo la cena … ogni tanto mi danno una palpata o uno schiaffo, ogni tanto mi sputano addosso, ogni tanto mi apostrofano oscenamente con apprezzamenti volgarissimi e ridono sguaiatamente ma sono per lo più concentrati sulla discussione d’affari che stanno avendo …

Luca
-“non giriamoci intorno, tu ormai sei nelle mie mani, quando voglio ti faccio schiaffare di nuovo in cella, quindi voglio la metà di quello che ti dà Gennarino per la distribuzione e poi voglio il 5% di tutto quello che fa Gennarino, e questo a Gennarino glielo vai a dire tu”

Mangiafuoco
-”ma tu sei pazzo, Gennarino ammazza prima me e poi te”

Luca
-”eheheh infatti glielo vai a dire tu e non io, sei tu che devi convincerlo. Io in cambio del 5% gli garantisco la protezione della pula, chiudiamo un occhio o un occhio e mezzo sulle sue attività, ma soprattutto gli posso passare informazioni su quello che sappiamo dei suoi concorrenti, dei suoi nemici, della famiglia Mancuso … e questo magari vale anche più del 5% … ed avrei, devi dirgli, già delle informazioni interessanti per lui … ma deve darmi almeno il 5% di tutto“

Mangiafuoco
-”tu sei pazzo, tu non lo conosci, quello mi ammazza appena capisce che ho parlato con uno della pula”

Luca
-”senti, anche noi sappiamo un po' di cose e Gennarino non è solo una bestia violenta ma sa anche ragionare altrimenti non sarebbe dove è adesso … poi voi sapete solo dicerie io invece conosco i fatti veri e conosco il suo debole per le donne in carne e tettone, io so cosa è successo veramente alla moglie tettona di Raffaele Mancuso, so che cosa le ha fatto Gennarino … e digli che ho proprio informazioni su Raffaele da passargli … ma voglio il 5%”

Mangiafuoco
-”ma e poi non posso io darti il 50% del mio, altrimenti non ce la faccio a vivere, come vedi mica faccio una vita da nababbo”

Luca
-”problemi tuoi, non miei … non so, fai battere sulla strada la tua sguattera tettona e fai un sacco di soldi, ma la metà devi darla a me ahahah, inventati qualcosa, altrimenti ti sbatto dentro … semplice no? Qualcosa posso inventarla anche io per aumentare i nostri guadagni, tanto diventiamo soci al 50% io e te”

Mangiafuoco
-”due cadaveri soci al 50% è proprio una idea che ti cambia la vita”

Luca
-”zingaro di merda, tu sei molto intelligente e sono sicuro che troverai il modo per farti ascoltare da Gennarino, è sufficiente che ti ascolti sino alla fine perché poi quando gli parlerai dei Mancuso vedrai che sarà molto molto interessato … e noi della pula possiamo agevolarlo molto … e poi io e te soci al 50% non è male, chiedi alla tua sguattera tettona se le piace il mio cazzo, prima ha goduto semplicemente ciucciandomelo, anche l'altra notte la ho fatta godere come una scrofa in calore, vedrai che a lei piacerà molto … altrimenti alternativa io a te ti sbatto dentro ed a lei glielo sbatto dentro ahahah … decidi tu da che parte stare … pensa potrei mandare la tua tettona da Gennarino, di sicuro a lei lui la ascolta sino alla fine, eh zingaro di merda ma sei tu l’intelligentone“

Mangiafuoco
-”ti do un quarto, non la metà, e chiudiamo l'accordo, non mi dai molte alternative e quella che mi dai non mi piace“

Luca
-”sai, zingaro di merda, apprezzo la tua intelligenza, sei l'unica baracca nella retata dell'altra sera dove non abbiamo trovato nulla, ah si dimenticavo una bustina di coca nascosta nella fregna della tua sguattera, e inoltre sei già in età avanzata, non ti hanno ancora ammazzato, in questo mondo si muore ammazzati e tu hai più di sessanta anni e sei luridamente ancora vivo segno che te la sai cavare molto bene in un mondo cattivo e feroce … ecco, perché passare i prossimi anni in un mondo ancora più cattivo e feroce, quello del carcere, quando puoi stare qui al calduccio riscaldato da quella troia tettona che ti sei ritrovato in mezzo alle gambe? Già, anche aver trovato una bomba di sesso come lei significa che hai delle doti nascoste importanti … e sprecarle per il resto della tua vita in una cella mi sembra una stronzata non degna di te”

Mangiafuoco
-”un terzo“

Luca
-”decidi tu: un terzo va bene se mi porti a casa per me il 10% di Gennarino, altrimenti metà e 5% di Gennarino. Lascio tutto alla tua abilità zingaro di merda“

Mangiafuoco
-”sei uno stronzo bastardo, non per niente sei un poliziotto, uno stronzo figlio di puttana, bastardo”

Luca
-”esattamente”

Mangiafuoco è in silenzio, sta riflettendo, i due si guardano fissi negli occhi, Luca il poliziotto gli porge la mano, lunghissimi momenti di attesa poi lentamente anche il mio Mangiafuoco alza il braccio e gli stringe vigorosamente la mano dicendogli

-”sei un gran bastardo”

e sputa sulle loro mani che si stanno stringendo … anche Luca sputa sulle loro mani, sembra stiano santificando il loro accordo, dicendo, guardandomi dritta negli occhi

-”ottima scelta socio, adesso per festeggiare è ora di fare una gran bella festa alla tua vaccona”

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