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Mangiafuoco: 4) pula
Freddissima notte di fine gennaio, avvinghiata stretta nel lettino a Mangiafuoco per assorbire tutto il suo calore. Non riuscivo a dormire per l'agitazione, era il giorno che dovevo essere data a disposizione alla baracca di Moccia, con tutti quei pervertiti che chissà cosa mi avrebbero fatto. Allo stesso tempo ero piena di voglia, Mangiafuoco mi stava vietando di godere da quasi due settimane per “tenermi calda per la festa” come diceva lui … da gran bastardo mi teneva sempre sull’orlo dell'eccitazione senza però farmi avere soddisfazione fino in fondo … mentre ero stretta al suo corpo caldo sentivo la sua eccitazione prorompente, il suo cazzone duro premeva sulla mia pancia, i suoi peli del petto mi si strofinavano sulle tettone, mi sentivo i capezzoli scoppiare di voglia …
… ero tutta eccitata mentre piangevo per la paura di quello che sarebbe accaduto e lui, il gran bastardo, si era risvegliato e mi schiacciava col suo peso mentre mi leccava sul collo … mi sussurrava parole all'orecchio, leccandomelo, del tipo “tettona, non ti preoccupare che sei una vacca in calore e ti tratteranno da vacca in calore” …
… mentre la sua lingua lurida mi leccava il viso gli dicevo “ti prego, scopami” e lui rispondeva “eh no, ti tengo bella calda che ti fotteranno per bene in lungo e in largo quelli la” …
… avvolta dal suo corpo, dal suo odore, dalla sua eccitazione mi sentivo al sicuro e non volevo andare altrove ma solo essere scopata da lui, ma lo stronzo non lo faceva, anzi si prendeva gioco di me insultandomi e paventandomi cose terribili per la giornata dove mi stava per abbandonare ad una manica di porci pervertiti …
… mentre la sua lingua esplorava la mia bocca pensavo e desideravo che almeno tra poco avrei potuto avere il suo lurido cazzo da leccare e baciare, quello sicuramente me lo avrebbe concesso perché lo sentivo eccitato oltremisura …
ma … all'improvviso …
un sacco di rumori di auto all'esterno, sirene, auto che sgommano, portiere che sbattono, urla … dalla finestrella vedo il buio della notte illuminato da lampeggianti … mentre sento sbattere alla nostra porta mi rendo conto che è in corso una retata di polizia nel nostro campo …
… non stavano bussando, stavano quasi buttando giù la porta a pugni mentre urlavano insulti misti ad inviti ad aprire, sentivo urla provenire dalla baracche vicino alla nostra …
… mi ero tutta accoccolata sotto le coperte mentre guardavo il mio Mangiafuoco che apriva la porta … i poliziotti lo scaraventano a terra, “zingaro di merda” gli urlano mentre lo ammanettano, “dicci dove è la roba, che altrimenti ti spacchiamo il culo” … sono 3 poliziotti che sono entrati, uno sta urlando in faccia al mio uomo a terra mentre gli altri due iniziano a rovesciare e buttare tutto all'aria cercando chissà cosa …
… improvvisamente uno di loro si accorge di me … “guardate qua, c’è un altro topo di fogna”, afferra la coperta e la tira via lasciandomi scoperta e seminuda davanti a loro … “ooohhh guarda guarda che troia che abbiamo qua, hey zingaro di merda ma da dove hai tirato fuori un bocconcino del genere, ehi ma avete visto che tettone che ha sta troia?” … sono inginocchiata sul letto, tremante di paura mentre sento tutti i loro sguardi addosso, ho addosso solamente una camicetta bianca che a malapena riesce a coprirmi i capezzoli tanto è stretta lei o prorompente è il mio seno, solo i primi 3 bottoni si riescono ad abbottonare, nessun reggiseno, la camicetta mi arriva a coprire solo fino all' inizio delle cosce, sotto ho soltanto un mini perizoma, fradicio dei miei umori … mi sento oscena davanti a loro e mi rendo conto, dal silenzio che si è venuto a creare e dal cambiamento dei loro sguardi, che evidentemente sono proprio oscena e provocante per loro …
quello che sembra essere il loro capo mi si avvicina con un sorriso perverso, mi guarda tutta senza ritegno e nel silenzio lo sento dire con tono imperioso
“che vacca che sei, stai ferma lì e non ti muovere che di te ci occupiamo dopo … Walter metti a sedere quello zingaro di merda e vedi di farlo parlare con le buone o con le cattive, dai Luca smontiamo tutta sta baracca di merda e vediamo cosa troviamo“
… ci avevano messo completamente a soqquadro la baracca, erano nervosi che non avevano trovato nulla di quello che cercavano, quando avevano aperto e svuotato il bauletto con tutte le attrezzature oscene che Mangiafuoco usava con me mi avevano insultata volgarmente in tutti i modi, il mio uomo era seduto su una sedia ammanettato allo schienale, del sangue gli colava dalla bocca, un occhio era tumefatto per le manganellate che aveva ricevuto …
Il capo gli si mette di fronte, ne vedo la schiena, frapposto tra me, ancora inginocchiata e immobile sul letto, e Mangiafuoco ammanettato alla sedia … ha un aria molto minacciosa mentre gli dice
“allora, zingaro di merda, vuoi dirci dove è la droga?”
sento il mio uomo balbettare, sanguinante
“non c'è nessuna droga”
si intromette quello che si chiama Walter, quello che lo ha pestato, un poliziotto laido, grasso, brutto, sudaticcio, stempiato e un po' avanti di età, sicuramente il più vecchio dei tre, gli altri due sono più giovani e prestanti,
“hey capo, quella troia la c’ha due tette da paura, ma non è che sono finte e nascondono qualcosa? Io una bella controllata gliela darei”
tutti si girano con un ghigno verso di me, in un attimo tutti e tre i poliziotti mi sono intorno, sento i loro respiri addosso …
il capo inizia appena appena a sfiorarmi i capezzoli da sopra il tessuto della camicetta, continua a farlo sfiorandoli piano piano sino a che inizia a rendersi conto che stanno iniziando a reagire alle sue stimolazioni …
“tettona, adesso ti perquisiamo queste tue belle zinne”
… ho subito le loro mani addosso che iniziano a palparmele forte senza alcun ritegno, a pizzicarmele dolorosamente, a tirarmi e torcermi i capezzoli strappandomi mugolii di dolore, me le prendono sonoramente a schiaffoni, ridendo ed insultandomi … dopo un bel po' di questo trattamento il capo dice
“beh puttana, le tue tettone sono proprio bellissime e vere, e nascondevano solo il fatto che tu sei un gran troia, ma di droga nessuna traccia … penso proprio ragazzi che qui dobbiamo fare una ispezione più approfondita della vacca per trovare qualcosa”
e nel dire questo fa un cenno perverso a Walter …
mi fanno mettere a 90 gradi con le braccia allungate e le mani appoggiate sul bordo del tavolo, ho le tettone che, penzolando verso il basso, colpiscono le ginocchia del mio uomo legato alla sedia, mi sento completamente esposta quando sento delle dita calde penetrarmi in mezzo alle gambe … davanti a me c’è Walter, il picchiatore, non so di chi siano le dita che mi stanno penetrando da dietro, sento delle mani appoggiarsi alle natiche, aprirle per rendere ancora più agevole la penetrazione delle dita, ora sento delle dita anche sul mio ano, piano piano stanno iniziando a violare anche il mio sedere … aumentano le dita nella mia vagina, si muovono piano piano, quasi con arte, inizio ad avere anche sensazioni di calore, aumentate dagli insulti che mi rivolgono del tipo “guarda come è fradicia la vacca”, davanti a me vedo evidentemente il rigonfiamento che si è creato nella patta dei pantaloni di Walter … devo mordermi le labbra per cercare di trattenere dei mugolii che iniziano a uscirmi … sento la voce del capo dire
“Hey Walter qui non troviamo nulla, vieni tu a fare una ispezione più approfondita”
lo vedo mettersi le mani in tasca e, mentre mi passa a fianco, con la coda dell'occhio lo vedo estrarre una mano dalla sua tasca con qualcosa dentro, davanti a me è venuto adesso il capo, non sento più le dita nella vagina, solo nel sedere, mi mette le dita davanti al volto, bagnate e gocciolanti e poi me le infila in bocca
“leccamele troia”
e in quello mi sento quasi aprire in due, quel bastardo picchiatore di Walter mi sta infilando nella fica quasi tutta la sua mano, dilatandomela brutalmente, sensazioni di piacere che di colpo si tramutano in dolore intenso, che dura poco perché lo sento estrarre la mano urlando
“guardate cosa ho trovato”
e, tra le risate di tutti, viene davanti a me anche lui e getta sul tavolo una piccola bustina trasparente con dentro della polverina bianca …
sento il mio uomo dire
“bastardi, la avete messa voi”
ma viene immediatamente zittito da una serie di violenti ceffoni
“zitto zingaro di merda, adesso siete proprio nei guai voi due, in particolare tu zingara tettona che la nascondevi nella fregna … direi che ora dobbiamo perquisirti a fondo, sai puttana che abbiamo degli arnesi di perquisizione belli grossi e caldi e vogliosi ahahahah … zingaro di merda guarda adesso come perquisiamo la tua tettona ahahah …”
Ricordo che venni letteralmente aggredita da quei tre animali, ricordo i loro odori e i loro sapori che mi avvolgevano dappertutto, i loro insulti osceni a me e al mio uomo che in sottofondo protestava mentre venivo brutalmente violentata … e, con una vergogna che non avevo mai provato sino ad allora, ad un certo punto iniziai a percepire delle scosse di calore dentro la pancia, sentivo il mio corpo che iniziava a reagire come non avrei mai voluto … cercavo di trattenermi ma più mi abusavano, più mi insultavano, davanti al mio uomo ammanettato, più mi diventava difficile trattenere le reazioni del mio corpo, che diventavano evidenti anche ai tre maiali eccitandoli ulteriormente e rendendoli ancora più bestiali … sino a che, ricordo che mi sentivo soffocare perché ero schiacciata tra due di loro uno sotto di me ed uno sopra di me e avevo difficoltà a respirare, mi stavano scopando dappertutto con foga, sino a che entrambi, quello sotto e quello sopra, mi afferrarono per le spalle per spingersi ancora più in profondità dentro di me, mi sentivo riempita dai loro membri caldi e grossi, e contemporaneamente il più schifoso di tutti, quel Walter, si piazzò di fronte alla mia faccia, mi tirò su la testa tirandomi per i capelli e mi infilò in bocca il suo cazzone schifoso urlando “zingaro di merda, guarda come ci fottiamo la tua tettona, e sta troia gode anche”, e in quello non sono riuscita più a controllarmi in nessun modo e, davanti al mio uomo, ho iniziato a godere, godere, godere, squassata da orgasmi violenti, tanto violenti quanto erano violenti loro …
… sono tutta sporca e imbrattata di sesso e di sborra … mi hanno ordinato di servirgli il caffè, al tavolo ci sono loro tre maiali e Mangiafuoco che hanno liberato dalle manette, al centro del tavolo la bustina con la polverina … intanto fuori vedo dalla finestrella che sono arrivati dei cellulari di polizia e ci stanno caricando delle persone ammanettate nel buio, sento delle urla di protesta e delle urla di insulti dei poliziotti … mentre stanno bevendo il caffè il capo dice
“dovremmo arrestarvi entrambi per questa bustina, siete proprio nei guai … però, però volendo, se anche voi siete d' accordo potremmo chiudere un occhio … ovviamente ora siete dei controllati speciali, soprattutto la tettona, e quando vogliamo veniamo a fare una bella perquisizione e se non siete disponibili a tutto quello che chiederemo, soprattutto la zingara tettona, vi sbattiamo subito in gattabuia … che ne pensate Luca e Walter, lo chiudiamo un occhio per il momento?”
la loro risposta è oscena, accompagnata da palpate robuste al mio seno ed al mio sedere … e allora il capo continua
“bene allora siete a nostra disposizione, zingaro di merda scrivimi qui il tuo numero di telefono e quello della tua tettona che poi ci facciamo vivi noi”
in quello si sentono voci da fuori che urlando chiedono “li avete trovato qualcosa?”
il capo ghignando, mentre Mangiafuoco sta scrivendo i numeri, urla
“no, qui niente, siamo stati sfortunati”
si alza strappando il bigliettino dalle mani del mio uomo, mi passa davanti, si ferma fissandomi negli occhi e mi sputa in faccia dicendomi “che vacca in calore che sei”, e, insieme agli altri due escono e se ne vanno … la baracca è distrutta, tutta a soqquadro, inizio a piangere mentre corro in braccio al mio Mangiafuoco e, mentre lo abbraccio, inizio a pulirgli il sangue che gli esce dalla bocca … lo sento sussurrare “pula di merda”